REINDIRIZZARE

Avete presente quando due cani dietro un cancello abbaiano ad un passante, corrono avanti e indietro, si agitano e alla fine si azzuffano tra di loro?
Ecco, quello è un reindirizzamento.
In genere, questi comportamenti vengono associati solo a contesti aggressivi, ma non è così. Quello che chiamo “uno scarico” può essere esibito in molti altri contesti e verso i  destinatari più disparati, a volte anche trasformando in parte, o totalmente, la reazione finale.

Cosa può reindirizzare un cane?

  • Frustrazione
  • Stress
  • Aggressività
  • Eccitazione

Su cosa può reindirizzare un cane?

  • Su un altro animale
  • Su una persona
  • Su un oggetto
  • Su se stessi (soprattutto in situazioni di forte stress e frustrazione)

Ad esempio: 

  • Un cane tira fino alla massima tensione del guinzaglio, mugola, vuole raggiungere un qualcosa ma non ci riesce, si gira verso il guinzaglio e lo morde: sta reindirizzando frustrazione con una reazione aggressiva.
  • Un cane ha livelli di stress altissimi e reindirizza su un autogrooming lesivo (si morde, anche intensamente, zampe o coda) o distrugge un oggetto.
  • Un cane sale di eccitazione, cominciare a sbattere addosso e mordere vestiti, mani e braccia: sta reindirizzando su qualcosa, o qualcuno,  non necessariamente collegato all’origine del suo stato alterato.

Le varianti possono essere infinite:  una condizione di frustrazione può essere reindirizzata, trasformandola in un comportamento aggressivo. Uno stato di iper eccitazione può essere reindirizzato su un comportamento aggressivo o distruttivo, e così via.

Va tenuto comunque sempre presente che se un cane arriva ad avere reazioni di questo tipo non occasionali ma che si ripresentano spesso nel suo quotidiano, deve essere aiutato.

Cosa fare?

Per le famiglie 

Ovviamente è sempre meglio evitare di arrivare a situazioni di massima concitazione ma, laddove non sia possibile è comunque opportuno interrompere il prima possibile, soprattutto se il reindirizzamento è rivolto verso un altro individuo o il cane rischia di farsi del male.

Vi è sempre utile osservare i contesti che portano i vostri cani a salire così tanto di tensione per poi limitarli e lavorare in maniera mirata all’origine del problema. 

Per i professionisti

Nei miei programmi di recupero inserisco un Coping che permette al cane di reindirizzare e quindi scaricare gli eccessi di stress, frustrazione, eccitazione e aggressività su un oggetto in modo che interrompa attività lesive e pericolose. Se ben inserito, mantiene i livelli di tensione decisamente più gestibili e contenuti.

Naturalmente il Coping non può essere la soluzione che va ricercata nelle cause profonde ma sicuramente è un valido aiuto per supportare cane e famiglia da subito.

Conosci. Ascolta. Comunica.
Francesca D’Onofrio

Nel video

Il Pastore reindirizza la sua reazione aggressiva legata alla vista del gruppo di cani e persone sulla sua palla.

Il Rhodesian tenta di raggiungere un punto del campo in cui è presente un altro cane e, quando viene bloccato reindirizza la sua frustrazione saltando e colpendo a muso chiuso il viso di una sua familiare.

I due mix pitbull aumentano I loro livelli di agitazione quando arrivano in prossimità di cane che abbia dietro la recinzione di casa sua: nonostante i due vengano spostati dall’altro lato della strada la loro tensione ormai è alta e alla fine scaricheranno tra loro.

Il Corso è in difficolta e chiede distanza alla CLC inchinando, per quanto possa sembrare il contrario, il morso alla rete arriva per scaricare la sua tensione e non per minacciare la lupa.

Prima fase di inserimento di un Coping in presenza di stimoli: il PT reindirizza aggressività sulla palla e riesce a non sbattere contro la rete come di solito faceva. Potete osservare che continua comunque a minacciare la Setter con sguardo duro e fisso ma il Coping gli permette di mantenere lucidità, staccare più spesso e ragionare.

 

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