IL RINGHIO È SEMPRE UN PERICOLO?

Valuto un giovane cane: é carico come una molla, cerca per il Campo qualsiasi cosa si possa prendere in bocca. 
Chiedo “Hai un suo gioco dietro?”, la ragazza dice che glielo ha tolto dietro suggerimento delle persone con cui aveva lavorato perché mentre il cane gioca ringhia e, secondo loro, questo non è buono perché si rischia di rinforzare l’aggressività.
Orrore!
Prendo un gioco del campo e chiedo di giocarci. Il cane fatica a controllarsi perché sono mesi che non ne vede uno ma, appena comincia a mordere scarica abbastanza da riprendere lucidità e sì, ringhia, ma di certo non è minaccioso, si sta semplicemente divertendo. Il suo corpo e rilassato, lo sguardo dolce e attento. Condivide persino.

Il ringhio è uno dei vocalizzi dei cani più temuti e controversi, ma è davvero sempre un pericolo? Ovviamente no.

Compreso nel catalogo comportamentale degli agonistici/aggressivi, il ringhio viene utilizzato dai cani in situazioni di tensione, minaccia, generalmente a scopo intimidatorio e per tenere lontano un altro individuo. Spesso è accompagnato da espressioni facciali offensive, pieghe agonistiche ed esibizione di denti e può suonare più profondo e sordo o più “di gola”.

Ma il ringhio può essere sviluppato, esasperato ed esibito anche in altre contesti:

  • Gioco cane-persona: il cane può ringhiare, mordere scuotendo (per esempio a tira e molla o durante un gioco fisico) ma se muscoli e sguardo non rivelano tensione, se non c’è conflitto non è un problema e, laddove sia diverso da così, non ha senso comunque privarlo del gioco. La famiglia deve essere guidata a giocare correttamente per rendere l’attività ludica un momento di condivisione e serenità.
  • Gioco cane-cane: i cani molto fisici usano agonismo anche durante i loro momenti di gioco, è possibile quindi osservare morsi inibiti, denti di fuori e ringhi. Se c’è ascolto da entrambe le parti, se non c’è prepotenza, tensione, e nessuno patisce, ancora una volta, non è un problema.
  • Comportamento appreso:  il cane scopre che ringhiando ottiene qualcosa (tenere lontano persone, cani, evitare la manipolazione, ecc) e lo ripropone ogni volta che non desidera qualcosa a prescindere dai suoi reali livelli di aggressività.
  • Comportamento rinforzato: il cane ringhia in una situazione che viene trovata divertente dalla famiglia (capita ancora più spesso con cani di piccola taglia) e il comportamento viene rinforzato (risate, complimenti, attenzioni particolari, ricompense) finché il cane non ripeterà il ringhio per le più svariate situazioni.

Quindi, in generale fate caso anche a tutto ciò che contorna il ringhio:

Bollino rosso: se il cane che ringhia è teso, ha uno sguardo duo, è frontale e mostra altri segni di minaccia;

Bollino verde: se il cane ha muscoli ed espressione rilassati, se non escala in tensione e minaccia, se è in grado di ascoltare l’altro cane o la persona con cui sta interagendo.

Ma attenzione! Se non siete più che abili nella lettura della comunicazione del cane e quindi faticate a vedere i segnali più sottili (che sono  quelli più predittivi), non rischiate e fate in modo di mettere al sicuro voi e il vostro cane.

Conosci. Ascolta. Comunica.
Francesca D’Onofrio