FESTIVITÀ E CANI

QUANDO STRESS E PAURA DIVENTANO ROUTINE.

Le Feste di Natale sono un’arma a doppio taglio per i cani: da una parte hanno più tempo per stare con la propria  famiglia e possono godere di passeggiate più lunghe e qualche avventura extra, dall’altra diversi elementi di disturbo rischiamo letteralmente di “rovinar loro la festa”.

Tra spari di fucile e petardi, in questo periodo molti cani vivono in un incubo perenne.

Succede che un giorno come tanti si porta a passeggio il proprio cane e ad un certo punto si avverte un botto: il cane si spaventa, cerca di fuggire o si schiaccia a terra tremante e da quel momento in poi, le passeggiate diventano tutto fuorché rilassanti.
L’effetto sorpresa e l’impossibilità di localizzare il pericolo poi, aumenta a dismisura la loro paura.
Successivamente a questi episodi, può succedere che il cane cominci a tirare ossessivamente a guinzaglio o che, al contrario, fatichi a camminare e si pianti in mezzo alla strada, o che, quando è ancora a casa, scappi alla sola vista del guinzaglio.

Come spiego nei mei due articoli “Paure e fobie nel cane: cosa sono?” e “Paure e fobie nel cane: sviluppo e interventi” i meccanismi della paura sono estremamente complessi e articolati e radicano velocemente agendo drasticamente sul comportamento del cane.

Ma i botti non sono l’unico ostacolo delle feste.
Le visite di parenti e amici sono lette quasi sempre dai cani come invasioni di campo: la casa, lo spazio più intimo e sicuro, usurpato da estranei (o quasi).

Si possono verificare dunque situazioni in cui il cane esibisce monte di stress (se abbastanza confidente proprio sulla gamba di qualche ospite), oppure possono esserci episodi di distruttività o reazioni eccessive fino all’aggressione, per i cani più in difficoltà.

E allora come sopravvivere e far sopravvivere i cani a queste feste?
Se siete come me, di certo non ci sarà problema: un orso risulterebbe più sociale e vivo in mezzo al nulla.

Ma per chi non è così, ecco una piccola guida.

COSA FARE PER I BOTTI: 

  •  Non lasciare esposti i cani agli stimoli che provocano paura: la leggenda che “così si abituano” non è assolutamente vera e si rischia di aumentare la preoccupazione  di perdere punti di fiducia (se mi tieni qui, legato, in un luogo in cui ho paura, non mi stai proteggendo e non mi capisci). Quindi non lasciateli soli in giardino e non obbligateli a stare in giro per ore se sono in crisi.
  • Evitare di lasciare liberi il cane in luoghi a rischio: gli attacchi di panico possono far perdere lucidità e il cane può percorrere lunghe distanze senza rendersi conto di cosa sta facendo e smarrirsi o, peggio, attraversare strade o infilarsi in pertugi da cui è poi difficile uscire.
  • Se non si riesce ad individuare un luogo davvero sicuro dove stare in totale tranquillità, fate passeggiate più brevi per limitare lo stato d’ansia e dedicate del tempo ad attività che scarichino e alleggeriscano tensione (gioco, ricerca, attività cognitiva) in luoghi sicuri come case e giardini.
  • Scegliete con cura i momenti della giornata in cui fare le uscite più lunghe. Tenete presente che il buio è sempre un peggiorativo e generalmente altera gli stati di stress e paura.

COSA FARE PER GLI OSPITI

  • Non far assistere i cani all’entrata degli ospiti (citofono, campanello, entrata), meglio metterli in un altra stanza e aspettare che la concitazione iniziale diminuisca.
    Utilizzare un Coping se già inserito o teneteli impegnati con della ricerca in giardino.
  • Non permettere a nessuno di disturbare il cane in prossimità dei sui spazi.
  • Procurarsi per tempo un masticativo idoneo che permetta al cane di masticare, scaricare, passare del tempo, distrarsi e lasciare che lo consumi in un luogo appartato, lontano dal caos.
  • Non obbligateli a contatti e manipolazioni indesiderate, spigate ai vostri ospiti che basta un sorriso o un complimento per far sentire coinvolto e apprezzato il vostro cane.
  • Il voler coinvolgere il proprio cane in qualsiasi attività famigliare è lodevole ma a volte deleteria: non sempre infatti sarà in grado di reggere una così grande quantità di nuovi stimoli  A volte lasciarlo tranquillo in un’altra stanza o a casa evitando di portarlo dai parenti a al ristorante può essere decisamente più rassicurante e piacevole per il vostro cane.

Naturalmente queste sono indicazioni per aiutare chi vive con un cane sensibile.

Come sempre, l’osservazione e l’attenzione sono tutto ciò che serve per comprendere le necessità dei vostri cani:

Tenete comunque presente che  più aumentano i livelli di stress, più i cani faticano a mantenere un autocontrollo emotivo e a ragionare lucidamente.
Sta a voi dunque, far si che i livelli di stress si mantengano più bassi possibili: se per esempio osservate che il cane si è agitato parecchio dopo una passeggiata, non esponetelo subito dopo ad altri stress, ma lavorate piuttosto a farlo scendere di tensione con delle attività che lo aiutino.

Infine, è importante ricordare e comprendere che a fine vacanze e di ritorno alla normale routine i cani possono destabilizzarsi: il nuovo distacco dalla famiglia, i tempi che tornano ad essere frenetici, possono confondere e creare stati di stress, apatia, frustrazione o iper eccitazione.

Ancora una volta, lavorate al recupero del loro benessere dedicandogli tempo anche se ridotto di massima qualità: un cane soddisfatto, è sempre un cane sereno.

Conosci. Ascolta. Comunica.
Francesca D’Onofrio

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